CON I NEACO' SUONA LA NAPOLI INCLUSIVA
UNA FAVOLA IN FORMA DI CONCERTO
"Un viaggio musicale di tutto rispetto, Il viaggio di NeaCo'. Alla Locanda del Gusto, a Morena, canta una Napoli inclusiva, una Napoli cantata dai Neaco'. Napoli diventa la città luogo-simbolo della contaminazione, perché Napoli è la capitale dello scambio e dell'integrazione. Neaco’ sta per Neapolitan Contamination, una favola in forma di concerto, nata dall'intuizione di Luigi Carbone, Antonio Carluccio, Giovanni Imparato e Aldo Perris. Protagonista Napoli e la sua incredibile e ogni volta sorprendente musica. Si narra del viaggio compiuto da un percussionista napoletano che abbandona la sua città e la sua famiglia, girando il mondo per spegnere i demoni della sua irrequietezza. Nel suo viaggio, porta ovunque un frammento della sua Napoli, contaminandolo con gli stili musicali di ogni paese che visita. I pezzi celebri della musica napoletana sono eseguiti con ritmi funky, jazz, blues, calypso, reggae, rumba fino al tango argentino, per confermare che il sound di Napoli è crocevia di storia e culture. Sul palco, il gruppo è composto da Luigi Carbone (voce narrante e tastiere), Antonio Carluccio (voce e chitarra), il percussionista afro-cubano-napoletano Giovanni Imparato, Aldo Perris (basso), Mats Erik Hedberg (chitarre), Davide Grottelli (Sax e Flauto), Anna Rita Di Pace (violino e voce).
Antonio Carluccio ha da poco esordito con il brano “Creature” e ha duettato con Fiorella Mannoia nel suo nuovo Cd. Il brano ha partecipato al Festival – Musica contro le mafie. Napoli è una città che non ha mai alzato quei muri che oggi va tanto di moda evocare, che storicamente ha sempre accolto i popoli che arrivavano: greci, romani, arabi, normanni, angioini, aragonesi, spagnoli, francesi, austriaci fino agli americani nella Seconda guerra mondiale. Culture differenti che Napoli ha assorbito come una spugna. Il progetto NeaCo' propone, in teatro e in musica, un concetto di inclusività e tolleranza che è nelle viscere di Napoli. La contaminazione implica un contatto fecondo ed è un motore di civiltà, perché si impara sempre di piu’ da chi è “altro da se’” che dai propri simili. E cosi’ in questo concerto, Napoli diventa un luogo simbolo. La musica esplora dentro di noi, accompagna, arricchisce e contamina in un mix di arrangiamenti raffinati, racconti, strumenti etnicamente contaminanti, voci intense, voci appassionate. L'idea di Neaco’ è quella di restituire agli altri, al pubblico, attraverso la musica, quello che ciascuno ha contribuito, in parte, a creare. Un messaggio dunque di civiltà e anche di napoletanità da diffondere in tutto il mondo.
Da rivedere !"
Francesca Rasi su unfoldingroma.com
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