Ho cominciato a studiare pianoforte all'età di 5 anni grazie agli insegnamenti di mia madre, pianista per diletto. Avendo un fratello molto più musicale di me e già in grado di suonare quello strumento benissimo, all'età di 8 anni ho abbandonato il pianoforte per studiare per un anno la chitarra. È all'età di 9 anni e mezzo che conobbi per caso il basso elettrico che, imbracciato e suonato per la prima volta, mi fece lasciare tutti di stucco perché mi riusciva talmente naturale da farla sembrare una mia attività da sempre.
Nonostante non volessi intraprendere la carriera di musicista ma stessi studiando per fare il biologo, provenendo da una famiglia di musicisti cominciai fin da subito a lavorare con l'orchestra di mio zio per portare dei soldi a casa, visto che provenivo da una famiglia povera e bisognosa. A 16 anni, sebbene frequentavo chimica al E. Fermi di Napoli, feci comunque l'esame per entrare in conservatorio col contrabbasso. Un contrabasso che ho potuto comprare soltanto vendendo i miei lunghi capelli a un parrucchiere.
Tutto ciò mi ha permesso, all’età di 20 anni, di essere considerato uno dei più promettenti contrabbassisti classici italiani e jazz europei.
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